Giro dell’Appennino 2022, Louis Meintjes festeggia in solitaria in via XX settembre – Quinto posto per Alessandro Verre e settimo per Alessio Martinelli

Louis Meintjes ha trionfato in solitaria al Giro dell’Appenino 2022. Il portacolori della Intermarché – WantyGobert è riuscito a togliersi di ruota i compagni di attacco con cui si era mosso sull’ultima salita. Il sudafricano se ne è andato a meno di sette chilometri dalla conclusione dopo essere stato tra i più attivi in salita assieme al nostro Alessandro Verre (Arkéa-Samsic). Gli inseguitori sono arrivati con circa un minuto di ritardo, regolati da Natnael Tesfazion (Drone Hopper – Androni Giocattoli), davanti a Georg Zimmermann (Intermarché-WantyGobert) e Simon Clarke (Israel-PermierTech). Alle loro spalle Verre, migliore degli italiani. Nono posto anche per Alessio Martinelli (Bardiani-CSF-Faizanè).

Dopo 15 chilometri evadono Pietro Aimonetto (Beltrami-TSA-Tre Colli), Davide Baldaccini (Corratec), Lukas Meiler (Vorlaberg), Alessandro Motta (Biesse Carrera), Gabriele Petrelli (Cycling Team Friuli), Riccardo Ricci (Work Service Vitalcare Vega), Mattia Viel (D’Amico-UM-Tools) e Paul Wright (MGk.Vis-Colors for Peace). Questi 8 arrivano a guadagnare un vantaggio massimo di 4’10” dopo 36 chilometri dal via, punto dopo il quale Israel-Premier Tech e Intermarché-Wanty-Gobert si mettono a lavorare andando a recuperare terreno, satabilizzando il ritardo del gruppo attorno ai tre minuti. Al chilometro 50, l’ucraino Kyrylo Tsarenko (GAL) riesce a recuperare la testa della corsa dopo un lungo inseguimento, portando il numero dei fuggitivi a nove.

Sulla salita di Fraconalto però i fuggitivi si sfilacciano, passando in cima al GPM alla spicciolata, con Meiler e gli altri battistrada che staccano Viel e Aimonetto. Quest’ultimo riuscirà a rientrare, mentre Viel sarà ripreso dal gruppo all’inizio della salita di Crocefieschi. Nel corso della salita perdono contatto Aimonetto e Ricci. Il gruppo alza l’andatura, con il ritardo che scende velocemente sotto il minuto e mezzo.

Nella discesa successiva i sei fuggitivi finiscono per essere ripresi dalla prima parte di un gruppo che si è notevolmente frazionato: in testa alla corsa rimangono, infatti, una quarantina di corridori. Le due parti si ricongiungono, però, prima dell’inizio della salita verso Crocetta di Oreo. Questa ascesa fila via senza grossi scossoni da parte del gruppo, che si fraziona nuovamente nella discesa successiva, prima di tornare compatto in seguito ad un rallentamento del gruppo di testa. I corridori si presentano così tutti assieme ai piedi della salita di Pietralavezzara, con il ritmo fatto dagli uomini della Intermarché-WantyGobert.

Sulla salita i primi a muoversi sono Sebastian Berwick (Israel-PremierTech), Meintjes, Dayer Quintana (Arkéa-Samsic) e Alexis Guerin (Voralberg). Il gruppo, forte di 20-25 unità, non vuole, però, spazio, con Meintjes e Guerin che provano a rimanere davanti, mentre gli altri due vengono ripresi. Ben presto anche su questi ultimi due si riportano una decina di unità, con sempre gli uomini della stessa squadra a dettare il ritmo.

Ben presto davanti rimangono Clarke, Paul Double (MG.K Vis-Color for Peace), Andrea Garosio (Biesse Carrera), Guerin, Quinten Hermans (Intermarché-WantyGobert), Alessio Martinelli (Bardiani-CSF-Faizanè), Meintjes, José Félix Parra (Equipo Kern Pharma), Lorenzo Rota (Intermarché-WantyGobert), Tesfazion, Verre e Zimmermann. Proprio in vista dello scollinamento si riportano davanti anche Iván Moreno (Equipo Kern Pharma) e Michel Ries (Arkéa-Samsic), seguiti poco dopo da Santiago Umba (Drone Hopper-Androni Giocattoli) e Nicolas Edet (Arkéa Samsic).

La situazione, però, continua ad essere molto animata anche in discesa, con il gruppo che si rompe in più tronconi e i soli  Clarke, Meintjes, Hermans  e Tesfazion che rimangono davanti. Nelle prime rampe della salita di Madonna della Guardia, si riportano sui quattro battistrada Double, Alexis Guerin, Alessio Martinelli, Moreno, Michel Ries, Alessandro Verre e Georg Zimmermann. Il primo a perdere contatto è Hermans, mentre davanti si procede a scatti, con Mientjes e Ries che riescono a prendere qualche metro di vantaggio. Verre e Tesfazion sono i primi a riportarsi davanti, seguiti poco dopo da Zimmermann.

In vista del tratto più impegnativo di salita, Verre e Meintjies si lanciano nuovamente in avanti, con Tesfazion e Ries che si riportano sotto in vista del GPM. Questi 4, però, in discesa faticano a trovare l’accordo, con Martinelli e Clarke che si riportano quindi davanti, seguiti poco dopo da Double, Moreno e Zimmerman. Proprio quest’ultimo è il primo ad allungare in vista degli ultimi 10 chilometri, ma tutti riescono a rimanere davanti, eccetto Martinelli, vittima dei crampi.

A 7 chilometri dal traguardo ci prova allora Meijnties che riesce a staccare i compagni di fuga. Ben presto appare evidente che questa è l’azione decisiva di giornata, con il sudafricano che continua a guadagnare terreno, mentre dietro non ci sono più gambe per provare ad inseguire. Meijntijes si può così godere il ritorno alla vittoria dopo più di 7 anni, mentre nella volata dei battuti Tesfazion impedisce a Zimmerman di firmare la doppietta Intermarché.

Risultato Giro dell’Appenino 2022

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